Con il passare del tempo l’olio di oliva può subire degradazioni a carico delle sue caratteristiche qualitative. Infatti, la fase di conservazione rappresenta un punto critico del processo di estrazione e condizionamento dell’olio extravergine di oliva. Per riuscire a capire perchè l’olio deve essere conservato seguendo determinate regole bisogna conoscere i fattori che predispongono l’olio ad alterazioni durante la conservazione. Quali sono i fattori che causano l'alterazione dell'olio? 2. La temperatura che potrebbe compromettere le proprietà antiossidanti 3. Presenza di luce che determina una fotosensibilizzazione dei pigmenti 4. Enzimi, metalli e altro.. Capiamo quindi che la composizione chimica, le caratteristiche organolettiche e il profilo aromatico di un olio di oliva si modificano durante la conservazione. Quindi come conservare al meglio l’olio di oliva per evitarne l’irrancidimento? Ecco degli utili accorgimenti che vi consigliamo di adottare: In conclusione, è importante gestire bene la fase di conservazione del prodotto per poter avere sempre le migliori condizioni di utilizzo! Ricordiamo, infatti, che a differenza di alcuni vini che migliorano col passare del tempo, l'olio non ama invecchiare: è meglio, quindi, consumarlo entro diciotto mesi dall'imbottigliamento.
1. La presenza di ossigeno che causa formazione di composti con odore e sapore sgradevole
Per questo è importante osservare alcuni accorgimenti per ridurre la possibilità di comparsa di alterazioni e difetti.
Dobbiamo però, fare una premessa, l’olio deve essere adeguatamente filtrato prima dello stoccaggio in modo da evitare la presenza di residui indesiderati che rendono l’olio torbido e in condizioni sfavorevoli di temperatura possono portare a formazione composti responsabili del difetto di morchia.
